Che si creda o meno nella sua figura, il Dio delle grandi religioni monoteiste è una figura al di sopra di ogni cosa, e può tutto. A lui si attribuisce tutto il creato, il tempo e lo spazio.
Senza voler assolutamente professare ateismo, contro questa concezione di onnipotenza si è mossa, nella storia, una corrente di pensiero detta “paradosso teologico” che mira a mettere in luce carenze logiche nella spiegazione dei poteri sovrannaturali di Dio.
Tale confutazione pone le radici su un semplice procedimento logico, ovvero:
si stabilisce che “essendo Dio onnipotente, può fare ogni cosa”.
ci si chiede “Può Dio creare qualcosa che non può spostare?”
-Se si risponde SI alla domanda, allora esiste qualcosa che Dio NON può spostare, in modo tale che egli non risulti onnipotente.
-Se si risponde NO alla domanda, allora esiste qualcosa che Dio NON può creare, pervenendo alla stessa conclusione di cui sopra.
Questa forma di paradosso non vuole affatto mettere in dubbio esistenza o capacità divine, in quanto non ha niente ha che vedere con la fede. Molte infatti sono state le risposte a tale critica nel tempo, tra cui su tutte quella che “se Dio obbedisse alle leggi della Logica non sarebbe onnipotente”.
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Che stronzata!
CHe stronzata
Bhe a me non sembra una stronzata, ma un ragionamento assolutamente logico. Se poi questa motivazione non ti fa cambiare idea è un altro discorso.
L'idea che Dio è onnipotente nasce da una errata traduzione di Girolamo della Bibbia dall'ebraico al latino.Nella Bibbia non c'è il concetto di onnipotenza, ma quello di signoria: Dio è sovrano di tutto. Ma questo dipende da noi,dalla libertà che abbiamo di accoglierlo o rifiutarlo.
Grazie per la precisazione.
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